CSL Seqirus da decenni, in Italia e nel mondo, ricopre un ruolo strategico e di player di primissimo piano nella prevenzione contro il virus influenzale.
La vaccinazione influenzale in Italia, in termini di copertura, ha raggiunto importanti obiettivi ma non ancora la soglia minima raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal Ministero della Salute e dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) che è fissata al 75% della popolazione vaccinabile.
CSL Seqirus Italia, in prima linea nella protezione della salute pubblica
CSL Seqirus fa parte del gruppo CSL, azienda fondata nel 1916 con l’obiettivo di proteggere la salute delle persone e garantire la protezione della salute pubblica.
Da oltre 100 anni quindi, il gruppo CSL si impegna a migliorare e salvare la vita dei pazienti affetti da malattie rare e gravi attraverso lo sviluppo, la produzione e la fornitura di prodotti di alta qualità.
CSL Seqirus è parte del gruppo CSL ed è l’unica azienda al mondo con un focus globale specifico sui vaccini antifluenzali, conducendo ricerche innovative e avvalendosi di tecnologie all’avanguardia inclusi i più moderni metodi di produzione e distribuzione.
Insieme ai suoi partner, CSL Seqirus agisce ogni giorno in prima linea per proteggere la popolazione dall’influenza stagionale e dalle minacce delle pandemie globali.
Con oltre 1.700 scienziati in tutto il mondo, CSL Seqirus è uno dei più importanti player nella lotta contro l’influenza.
Quello dell’influenza stagionale è un tema estremamente importante per la salute pubblica che si intreccia con la necessità di poter disporre di vaccini influenzali efficaci e innovativi, garantendone equo accesso a coloro che ne hanno bisogno.
Su questi aspetti, CSL Seqirus è da tempo impegnata sia con la propria attività di Ricerca & Sviluppo, sia attraverso il costante impegno ad essere un partner affidabile per le istituzioni e la sanità pubblica.
Vaccinazione influenzale un alleato per la sanità pubblica
La vaccinazione costituisce, senza dubbi, la forma più efficace di prevenzione contro l’influenza. Eppure, in Italia non ha mai raggiunto l’obiettivo minimo di copertura del 75%, né nella popolazione anziana, né tantomeno nella popolazione generale.
Questi dati sono ancor più significativi se si considera che, a partire dal 2017, la vaccinazione antinfluenzale delle categorie a rischio è stata inserita nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), diventando così una delle prestazioni e dei servizi che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, indipendentemente dalla Regione o dalla Provincia Autonoma di appartenenza.
Un possibile passo avanti verso il raggiungimento dei livelli minimi di copertura vaccinale influenzale raccomandati dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS), dal Ministero della Salute e dal PNPV potrebbe essere compiuto ricorrendo allo strumento della chiamata attiva.
Attraverso di essa la vaccinazione viene proposta, ai soggetti aventi diritto, in modo attivo dagli operatori di sanità pubblica.
Essa rappresenta, una delle azioni più efficaci per incrementare i livelli di adesione e migliorare quindi le coperture vaccinali, come dimostra il fatto che i Paesi in cui è stata adottata hanno raggiunto livelli di copertura molto più alti.
A tal proposito, basti pensare al Regno Unito che, durante la stagione 2019-20, grazie all’utilizzo dello strumento della chiamata attiva, aveva raggiunto una copertura vaccinale dell’80,9%.
In Italia, si ricorre alla chiamata attiva per le vaccinazioni dell’infanzia, mentre non è prevista per le vaccinazioni dell’anziano, dell’adulto e delle categorie a rischio. Una sua estensione alla vaccinazione antinfluenzale con la conseguente realizzazione di un modello organizzativo dedicato da parte delle regioni e delle province autonome, potrebbe consentire di colmare il gap che ci separa dal raggiungimento del livello minimo raccomandato del 75% di copertura vaccinale.
Alla luce di ciò, è della massima importanza pensare a nuove modalità di offerta che possano aumentare le coperture vaccinali contro l’influenza, sottolineando l’importanza di una scelta del vaccino personalizzata che tenga conto dell’età e delle specifiche condizioni di rischio del soggetto.
Da un punto di vista etico, inoltre, la chiamata attiva di un soggetto inserito nelle categorie target per la vaccinazione come l’anziano e l’adulto fragile, costituisce un diritto per il cittadino e determina, di conseguenza, un impatto economico positivo sull’intero sistema sanitario.
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Informazioni su CSL
CSL – una delle principali società biotecnologiche globali – possiede un dinamico portfolio che include farmaci salvavita, inclusi medicinali per il trattamento dell’emofilia e delle deficienze immunitarie e vaccini per la prevenzione dell’influenza. Sin dai nostri esordi, nel 1916, ci siamo ispirati alla promessa di salvare vite umane utilizzando le tecnologie più avanzate. Oggi CSL – che comprende le nostre tre aziende, CSL Behring, CSL Seqirus e CSL Vifor – fornisce prodotti sanitari in oltre 100 Paesi, impiegando oltre 30.000 persone. La nostra combinazione unica di forza commerciale, focus su ricerca e sviluppo ed eccellenza operativa ci consente di identificare, sviluppare e fornire innovazioni che consentono ai nostri pazienti di vivere la loro vita in modo pieno e appagante.
Per saperne di più sulle promesse della biotecnologia, è possibile visitare CSLBehring.com/Vita e seguire CSL su Twitter.com/CSL. Per ulteriori informazioni su CSL Limited: www.CSL.com.